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L’amigdala è descritta come il centro emozionale inconscio del cervello. Alterazioni della struttura e della funzione dell’amigdala sono state osservate in diverse patologie psichiatriche che includono i disturbi d’ansia (disturbo post-traumatico da stress, attacco di panico, fobie), la depressione, la schizofrenia e l’autismo. Non è stato dimostrato che essa sia la causa di questi disordini, ma è stato suggerito che le persone che soffrono di queste patologie possano presentare delle alterazioni al livello dell’amigdala.
Esempi del ruolo svolto dell’amigdala nella regolazione del comportamento in risposta a stimoli esterni sono rappresentati da situazioni come l’immobilizzazione in presenza di un predatore o la fuga per mettersi in salvo. Il flusso di informazioni all’interno dei circuiti dell’amigdala è mediato da neurotrasmettitori, tra i quali si segnalano la norepinefrina, la dopamina, la serotonina e l’acetilcolina.
L’amigdala, inoltre, insieme ad altre strutture cerebrali come l’ippocampo e la corteccia pre-frontale, è coinvolta nei processi di consolidamento della memoria che si verificano durante alcune fasi del sonno. Quando un individuo è in “debito di sonno” si crea una alterazione nello scambio di informazioni tra l’amigdala e alcune parti della corteccia cerebrale e si possono osservare riduzione del tono dell’umore, risposte amplificate a stimoli negativi, irritabilità e instabilità emotiva.
L’amigdala gioca un ruolo chiave nella formazione e nella memorizzazione di ricordi associati ad eventi emotivi. E’ responsabile della paura, il processo di apprendimento che permette all'essere umano di difendersi e anche di gestire le situazioni pericolose e la sopravvivenza.
Inoltre, partecipa all'elaborazione di emozioni, come la rabbia, il piacere, la tristezza, la paura, l'aggressività, il senso d'ansia ecc.
L'amigdala è la struttura del cervello che, nel momento in cui si vive un'intensa emozione, innesca fenomeni come la tachicardia, il rilascio degli ormoni dello stress, l'aumento della pressione, l'intensa sudorazione, l'aumento del ritmo respiratorio, la sensazione d'ansia ecc. Infine, contribuisce al ricordo di ciò che ha procurato dolore, all'eccitazione e ai processi decisionali. Recenti ricerche neurologiche suggeriscono che esista una relazione tra l'iperattività dell'amigdala e condizioni cliniche, quali ansia, attacco di panico, disturbi ossessivi compulsivi, comportamento borderline di personalità, l’ansia sociale, il disturbo bipolare e la dipendenza da alcool.
Partendo da queste conoscenze, nella formulazione di AMI REMEDY sono stati utilizzati dei componenti utili per armonizzare gli shock emozionali che hanno provocato queste esperienze e ridurre la soglia dello stress e della paura, favorendo l’abbassarsi dell’allarme inconscio.